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lunedì 12 dicembre 2011

SICUREZZA WEB ANTIVIRUS ETC.

Ricerca a Cura di Mireille Vezzoni

Vai a questo link.


http://www.lexilogos.com/configuration_internet.htm


mercoledì 7 dicembre 2011

Facebook, privacy bucata e foto svelate.

Alfonso Maruccia
mercoledì 7 dicembre 2011

Facebook, privacy bucata e foto svelate

Una nuova funzionalità integrata nel codice del social network espone le foto personali al pubblico prurito. Cade vittima del fattaccio anche il gran capo Mark Zuckerberg. Ora il problema è stato risolto
Roma - Una modifica al codice di Facebook ha dato agli utenti del social network la possibilità di visionare le foto di chiunque sul network: indipendentemente dal loro status di contenuti "privati" o aperti al pubblico. Il "baco" è però durato poco (la società ha inibito la funzionalità che lo aveva causato) ma è stato sufficiente a far spuntare una serie di foto riservate nientemeno che del fondatore e CEO Mark Zuckerberg.

A scovare la possibilità di accedere alle foto private è stato il membro di un forum dedicato al body building, il quale è incappato nel "problema" provando una nuova funzionalità pensata per segnalare a Facebook contenuti inappropriati (ad esempio "pornografici") in istanze multiple. Scegliendo l'opzione per "selezionare foto aggiuntive" da includere nella segnalazione era possibile visionare le foto recenti del contatto indipendentemente dal loro status "privato" o meno.

A cadere "vittima" del baco è stato nientemeno che Mark Zuckerberg, il founder e autore originario di Facebook: di Zuckerberg sono state subito carpite e pubblicate sul web foto apparentemente "riservate" di vita privata, nulla di particolarmente scabroso ma comunque sufficiente a destare l'interesse degli stalker e dei guardoni telematici.

domenica 20 novembre 2011

Mai riutilizzare la stessa password su siti o servizi Internet diversi.

da TG com
In teoria è una buona norma da tenere sempre in considerazione: mai riutilizzare la stessa password su siti o servizi Internet diversi. Nel caso di Gmail, però, il suggerimento diventa quasi un obbligo, visto che stiamo parlando di uno dei principali sistemi di posta elettronica del mondo.
La stessa Google, peraltro, si è mossa in queste ore in prima persona per ricordare ai suoi utenti quali sono i rischi di un riciclaggio spinto della password: “Migliaia di account online vengono violati tutti i giorni. Se riutilizzi la tua password di Gmail in altri siti web, cambiala adesso“.
Un monito apparso sulle caselle di posta di molti utenti e che secondo alcune fonti nasconderebbe la volontà di Mountain View di mettere una toppa ai sempre più numerosi tentativi di violazioni degli account. Google, per il momento, non ha rilasciato alcuna notizia ufficiale circa la presenza di falle e vulnerabilità dell’ultima ora, ma nel dubbio è sempre meglio ricordare le cinque regole base che ogni buon utente Internet dovrebbe tener presente al momento della creazione di una password:
1. Utilizzare una password esclusiva per tutti gli account importanti
2. Utilizzare una password con combinazione di lettere, numeri e simboli
3. Creare una password che gli altri difficilmente possono indovinare
4. Assicurarsi che le opzioni di ripristino della password siano aggiornate e sicure
5. Conservare le password in un luogo segreto non in vista
Parlando di Gmail va ricordato anche il debutto ufficiale di Gmail per iOS. In realtà l’email di Mountain View in formato “app” aveva già fatto capolino sui dispositivi Apple circa due settimane fa ma la presenza di un imbarazzante bug legato al sistema di notifiche push dei messaggi aveva suggerito ai tecnici del colosso americano di ritirare l’applicazione a poche ore dal rilascio.
La versione attuale - la 1.0.2 – può essere scaricata gratuitamente sull’App Store, comprende la versione in italiano ed è ottimizzata sia per iPhone che per iPad [leggi l’approfondimento su MyTech].

martedì 4 ottobre 2011

Re acoa Vela NAVI PORTI: SPEDIZIONE ETNOGRAFICA VANILLA CAORLE RE.VENETA UN...

Re acoa Vela NAVI PORTI: SPEDIZIONE ETNOGRAFICA VANILLA CAORLE RE.VENETA UN...: by Renato De Paoli avvistamento e rilievo delle ore 11,15_ 2 ottobre 2011_a due ore da Parenzo_ Porec_ punto 45°20'12"_13°22'75"  Sa...

martedì 26 luglio 2011

“The Jester” rivela il nome del leader di LulzSec

Il quotidiano “The Guardian” ha pubblicato i log di una delle chat private dei componenti di Lulzsec. I registri suggeriscono che LulzSec sia un un gruppo di circa 6-8 hacker. I registri non rivelano i nomi reali, ma offrono maggior comprensione sul ruolo di alcuni personaggi all’interno del gruppo. Anche se le comunità di hacking spesso impiegano una struttura non gerarchica, il Guardian suggerisce che LulzSec può avere un leader del genere.




“The Jester” rivela il nome del leader di LulzSec

L’ hacker conosciuto come “Th3 J35t3r” o “The Jester” ha avuto l’ultima parola ? L’hacker potrebbe aver rivelato il leader di LulzSec, dovrebbe avere 30 anni e lavorare come consulente IT da New York. Il nome ? Secondo Th3J35t3r, il leader dei LulzSec è Xavier Kaotico, alias Xavier de Leon e “Sabu” su Internet.

Attacco ai cyberpoliziotti italiani.

"Abbiamo attaccato i cyberpoliziotti italiani" Hacker diffondono i documenti top secret sul web


I pirati informatici di LulzSec, vicini alla galassia Anonymous, sarebbe riusciti a violare i database del CNAIPIC. "Aperto il vaso di Pandora". La polizia postale: "Stiamo verificando".

da IL GIORNO



sabato 25 giugno 2011

SERVER DEL DIPARTIMENTO SICUREZZA KO

LulzSec: colpita e affondata Polizia dell'Arizona per legge SB 1070

Mainfatti.it - ‎7 ore fa‎
LulzSec con le sue metafore marinaresche, prende di mira con tutte le "navi alleate" la polizia dell'Arizona e la sua politica "razzista" con la controversa legge "SB 1070". Risultato: documenti riservati, numeri di telefono, strategie per gli ...
Notebook Italia - AmpleTech - PeaceReporter - Geek TV (Blog)

domenica 5 giugno 2011

Dopo il prete la buona condotta la da il sedicente Team YOU TUBE italia.

sabato 4 giugno 2011

YOU TUBE censura Vittorio Sgarbi e Gaetano Pesce Edarproduction disattivata per due settimane

(Roma) YUO TUBE redazione italiana, ha disattivato filmati intitolati "Sgarbi Gaetano Pese 54^ Esposizione Internazionale d'Arte Venezia - ( edarproduction ), chiudendo l'accesso al canale a Edarproduction per due settimane. L'opera artistica del designer Gaetano Pesce, riconosciuto da Vittorio Sgarbi, e apprezzato anche da Pierluigi Panza inviato del Corriere della Sera nell'edizione di Sabato 4 giugno 2011. You Tube si mette in ridicolo con le minacce draconiane tipiche della stagione dell'inquisizione della Regina Vittoria. I filmati di due giorni fa riprendevano Pesce con la sua opera, e Sgarbi che rilasciava un'intervista seduto di fronte a quest'opera. Tant'è che l'arte e il potere si incrociano e a farne le spese è un artista che ha coperto le parole di Sgabi, e le ha musicate. Non solo ma ha dato i filmati sgranati per  dare un'opera alla David  Hamilthon. Un'opera d'arte nell'opera d'arte.
I braghettoni sono sempre esistiti,  ma che si annidassero nella redazione italiana di You Tube non si sospettava. Questa censura inatesa e sorprendente rende piccoli chi la fa e grande chi la subisce.
Dopo gli anni delle censure e i processi a Pasolini è un onore per Edarproduction subire analogo trattamento a conferma che la censura non è per nulla morta anzi è più che mai viva e vegeta. Ora Edarproduction chiede ospitalità ad altri canali o/e giornali indipendenti per poter proseguire nella sua corretta e completa informazione. You Tube minaccia perfino la chiusura del canale Edarproduction.  A fronte dei quasi mille filmati postati tutti gratuitamente e di alto valore artistico culturale, questo atto si configura più come una minaccia "mafiosa" che come una degna collaborazione per un onorato canale che ha raccolto consensi e reso servizio pubblico apprezzato e seguito da oltre 183000 persone in meno di due anni. Il canale tratta di cultura di arte e archeologia e già in molti si preoccupavano di questo fenomeno. Edarproduction e autonomamente  diretta da Renato De Paoli , in arte ReNato a Sparè blogger affermato e stimato in italia e all'estero. Il canale ha avuto periodicamente attacchi di vario genere , documentati alla polizia postrale e a You Yube stesso, ma questo è il più senzazionale perchè operato dall'interno. Fa più paura l'arte libera, la cultura, che la bomba atomica.

Chi sono

schiza su sto stramboto

http://www.youtube.com/watch?v=V-DATi9S1Kw

Renato De Paoli ha iniziato la sua carriera in Italia dove ha studiato cinema e fotografia nell’ VNIVERSIXA Isole Sparse Venexia per poi iniziare a lavorare come assistente alla regia nel cinema italiano. Ha diretto poi numerosi documentari, programmi e concerti, tra i quali alcuni per l’EDAR, con la presenza di cariche dello Stato , e in pubblicità e anche per Mediasex. Renato ha iniziato il suo viaggio da Vicenza lavorando con la grande Regista Liliana Cavani e il grande attore Statunitense John Malkovich. Il film prodotto da Il gioco di Ripley (Ripley's Game) è del 2002 ed è tratto dall'omonimo romanzo (pubblicato in italiano come L'amico americano) di Patricia Highsmith. Il film è ambientato in due antiche ville palladiane, una situata nel centro di Asolo, antico paese collinare situato in provincia di Treviso, l'altra, Villa Emo, situata a Fanzolo, frazione di Vedelago. Altre location del film sono Padova, Vicenza, Bassano del Grappa e Berlino. Più di recente con il Cast inglese per le scene del film "Casanova" con  location in Vicenza. Poi ha fondato la sua casa di produzione, Edarproduction Films.

lunedì 28 febbraio 2011

Errore e Google perde 150 mila account di posta

Errore e Google perde  150 mila account di posta

Libero-News.it -
Azzerati per errore lo 0,08% degli utenti email dell'azienda. Poche risposte dagli ingegneri di Mountain View mail cancellate, assieme agli allegati e alla cronologia chat. La settimana è iniziate decisamente male per almeno lo 0,08% degli utenti di ...
ZioGeek - oneBlog (Blog) - Excite Italia - WebNews

Google premia i siti originali

Google cambia algoritmo in Usa

NanoPress - ‎45 minuti fa‎
Google ha da poco cambiato il suo algoritmo con lo scopo di premiare i siti originali e penalizzare i siti che propongono contenuti di scarsa qualità. Questi cambiamenti per il momento sono stati applicati solo negli USA e sono la messa in pratica ...
Macity - Il Salvagente - GruppoEditoriale.it - Il Sole 24 Ore

Poste italiane subisce attacco informatico.

ROMA (Reuters) - Il sito di Poste italiane ha subito nel corso della notte un attacco informatico, rendendo irraggiungibili per alcune ore i servizi. Lo riferiscono a Reuters una fonte a conoscenza della vicenda e l'ufficio stampa della società.
La fonte ha detto che l'attacco, scattato ieri sera, è stato di tipo denial of service (DoS), che i servizi hanno ricominciato a tornare alla normalità dalla tarda mattinata di oggi, e che intorno alle 13.20 era "ancora tutto lento".
L'attacco ha riguardato non solo il sito posteitaliane.it, ma anche altri servizi aziendali non colllegati al sito, ha detto la fonte, senza fornire però dettagli più precisi.
Il DoS è un tipo di attacco informatico che genera molti pacchetti di richieste a un server per cercare di saturare le risorse e destabilizzare il sistema, allo scopo di impedire agli utenti l'accesso.
"Durante la notte tra domenica e lunedì abbiamo registrato un tentativo di attacco informatico massivo, proveniente da numerosi sistemi informatici, con lo scopo di dare un disservizio di navigazione web agli utenti di siti internet, tra cui quello di Poste Italiane", dice un comunicato di Poste italiane diffuso dopo la richiesta di informazioni da parte di Reuters.
"L'attacco è stato immediatamente identificato dal centro operativo di sicurezza di Poste Italiane, che ha gestito secondo le procedure di sicurezza tutte le attività di mitigazione. L'allarme è rientrato alle 2.00 am", dice ancora la nota
Secondo Poste Italiane, "questo tipo di attacco informatico è simile a quelli registrati nelle scorse settimane verso siti istituzionali, italiani e stranieri, e viene definito dagli esperti una sorta di cyber-attivismo di tipo dimostrativo".
Nei giorni scorsi sostenitori del sito Wikileakse del suo fondatore Juliane Assange hanno lanciato attacchi contro siti del governo italiano e alcune aziende.
"Ad occhio ci sarà una prossima volta, questi tipi di attacchi non si fermano a una volta sola", ha detto la fonte a Reuters.

venerdì 11 febbraio 2011

Carta prepagata poste pay di Poste Italiane

Poste Pay qualche consiglio è sempre opportuno.


Innanzi tutto, non c'è da impegnare nell' acquisto una carta di credito bancaria, per ovvie ragioni di sicurezza. Molto, molto meglio, il metodo di pagamento più usato da tutti : quello della " carta prepagata poste pay di Poste Italiane ".




Questa carta di credito prepagata può essere acquistata in ogni sportello postale ed è molto pratica per gli acquisti su internet : si " carica " con la somma che si versa in posta e si è quindi sicuri che, in ogni caso, nessun pirata potrà mai piratatare più di quella somma, in nessun caso. Nè si espongono dati riservati bancari di nessun tipo. Quando si è consumato il badget versato, si può fare un altro versamento in posta per gli acquisti successivi.



mercoledì 2 febbraio 2011

Veneto, Isi Coppola: Venexia rete di nuova generazione in fibra ottica

Venezia, 2 feb. (Adnkronos) - ''Lo sviluppo delle reti e delle infrastrutture per le telecomunicazioni e' assolutamente prioritario ed e' richiesto non solo dai cittadini ma anche dalle imprese. Nelle sfide della globalizzazione e della ripresa economica, il Veneto non puo' permettersi di essere in ritardo su questo fronte''. Lo ha detto l'assessore regionale allo sviluppo economico del Veneto, Isi Coppola, ieri a Venezia alla presentazione della rete di nuova generazione in fibra ottica che sara' realizzata da Telecom Italia entro il 2011 in nove citta' italiane, tra cui Venezia, per essere successivamente estesa.. L'assessore Coppola ha sottolineato ''il dialogo costruttivo avviato con gli operatori del settore, soprattutto per il monitoraggio di quanto e' stato realizzato sul territorio regionale in questo campo. La Regione del Veneto ha inoltre sottoscritto con il Ministero dello Sviluppo Economico due intese per la diffusione della banda larga. La prima nel 2009 ha consentito investimenti per 28 milioni di euro: Con la seconda intesa, piu' recente, vengono messi a disposizione ulteriori 10 milioni di euro, il 50% da parte dello stesso ministero e l'altro 50% da parte della Regione. A breve - ha annunciato l'assessore - sara' aperto il bando per l'assegnazione di queste risorse destinate ai distretti produttivi''. ''La scelta di Venezia per questo progetto di Telecom - ha concluso l'assessore Coppola - e' importante per il Veneto. Va nella direzione di dare risposte alla richieste di una sempre maggiore qualita' della vita. E' inoltre un messaggio nei confronti delle giovani generazioni che vogliono trovare qui in Italia opportunita' di lavoro per il loro futuro''.

giovedì 20 gennaio 2011

Centrale di hackeraggio

Sono in totale 13 le persone indagate (effettuate anche numerose perquisizioni) in una inchiesta che ha fatto luce su un sofisticato sistema di intromissione in banche dati di siti di amministrazioni di enti pubblici grazie al quale venivano carpiti centinaia di dati sensibili poi rivenduti a clienti particolari come operatori di agenzie investigative e di recupero credito.


venerdì 14 gennaio 2011

Click day, computer veneti bloccati «spariscono» i fondi

Click day, computer veneti bloccati «spariscono» i fondi per le ...

Corriere della Sera - ‎11 ore fa‎
Artigiani ed industriali del Veneto sono furibondi perché per l'ennesima volta l'invio delle domande per l'accesso ad un contributo statale (in questo caso ...
Click day Inail: budget bruciato in 27 minuti e sito in tilt Con i piedi per terra

martedì 11 gennaio 2011

Hacker hanno trovato il modo di introdursi facilmente nei modem

SICUREZZA

Wi-fi, reti a rischio intrusione
Nel mirino i router più diffusi

L'allarme degli esperti: gli hacker hanno trovato il modo di introdursi facilmente nei modem proposti in comodato d'uso dai principali provider. Ma per difendersi in maniera efficace bastano poche accortezze. Ecco quali di ALESSANDRO LONGO

UTENTI dei principali operatori adsl italiani, attenzione: è diventato molto facile violare le vostre reti wi-fi domestiche e così rubarvi banda o, peggio, dati personali e password. A lanciare l'allarme è Raoul Chiesa, uno degli (ex) hacker più famosi in Italia e ora professionista di sicurezza informatica: "Si stanno diffondendo strumenti online che permettono a chiunque di vestire i panni di un pirata informatico e di intrufolarsi nelle reti wi-fi di provider come Alice e Fastweb"

Stando a quanto spiega Chiesa, alcuni gruppi di malintenzionati si sono specializzati nello sviluppare strumenti in grado di violare le difese dei modelli di router che i principali operatori recapitano in comodato d'uso ai loro clienti. Usando un algoritmo appositamente studiato questi tool, disponibili come software o all'interno di siti web, chiunque può scoprire facilmente la password di quei router. "I pirati hanno capito che il mercato italiano è un po' strano", continua Chiesa. "E' il solo al mondo dove c'è una così grande quota di utenti adsl dotati degli stessi router, perché sono quelli obbligatori con alcune offerte dei principali operatori". Ecco quindi che alcuni pirati hanno pensato bene di studiare come funzionano quei router (tramite tecniche di "reverse engineering") e hanno ottimizzato gli strumenti che ne indovinano le password Wpa impostate dagli utenti.

Va ancor peggio, se l'utente lascia le password di default del router che ha noleggiato dall'operatore. Ci sono programmi, utilizzabili anche su cellulare, che consentono di entrare subito nelle reti wi-fi di cui l'utente non abbia cambiato la password.

Se un intruso si è connesso alla nostra rete wi-fi, i rischi sono molteplici. Potrebbe limitarsi a rubarci banda e a connettersi a sbafo a internet. Navigheremo più lenti, di conseguenza. Ma è possibile anche che sfrutti la connessione pirata per commettere reati su internet, lasciando tracce che porterebbero le forze dell'ordine su di noi (in quanto titolari della connessione utilizzata). Altro pericolo: "una volta connesso a una rete Wi-Fi, l'intruso può leggere i dati non crittografati che vi transitano. Password, mail, testi che pubblichiamo...", aggiunge Chiesa.

Ormai ci sono programmi, come Firesheep 1, che consentono con molta facilità di rubare password degli utenti connessi a una stessa rete wi-fi. Ma da questi è possibile difendersi con buona efficacia seguendo alcuni semplici passi. Per prima cosa, bisogna accedere ai menu del proprio router 2 tramite browser. Qui bisogna cambiare la password di accesso generale e poi impostare un protocollo di sicurezza Wpa2 (invece che Wpa) per la crittografia wi-fi, con relativa password. Evitiamo quelle semplici (tipo "admin" o "password").

"Certo, anche in questo modo non siamo totalmente al riparo da attacchi, ma al pirata ci vorranno giorni per scovare la password Wpa2", spiega Chiesa. Un ulteriore livello di protezione è attivare, sempre nei menu del router, il filtro dei mac address: in questo modo si vieterà l'accesso a tutti i dispositivi (computer, cellulari) che non sono già noti al router. "Non è impossibile superare tutte queste difese, ma il pirata dovrebbe faticare così tanto che gli passerà la voglia", spiega Chiesa.

L'importante poi è non abbassare la guardia quando navighiamo fuori dalla nostra rete domestica. Corriamo il rischio di furto dei dati personali anche se ci connettiamo a reti wi-fi non sicure, gestite da altre persone o esercenti.    

YouTube e social network come sfruttare le potenzialita' comunicative del web e delle community online senza correre rischi.

(AGI) - Roma, 11 gen. - Usare la Rete in maniera responsabile.
  E' l'obiettivo dichiarato di 'Non perdere la bussola', l'iniziativa voluta dal ministro della Gioventu', Giorgia Meloni. Inaugurato con l'anno scolastico 2009-2010, il progetto nasce dalla collaborazione tra Google-YouTube e Polizia Postale e delle Comunicazioni con l'obiettivo di sensibilizzare e formare in modo corretto i giovani tra i 13 e i 18 anni sui temi della sicurezza in Internet e dell'uso responsabile della rete: insegnare ai ragazzi che navigano in Rete e frequentano YouTube e social network come sfruttare le potenzialita' comunicative del web e delle community online senza correre rischi connessi alla privacy, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all'adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per se' o per gli altri.
  Internet e i social network costituiscono uno straordinario mezzo di comunicazione, socializzazione e progresso per tutti, nonche' un valido strumento di crescita culturale per i giovani studenti. Il senso del proseguimento dell'iniziativa 'Non perdere la bussola' e' di aiutare i giovani e le loro famiglie a utilizzare tutto questo potenziale, sostenuto pero' da un uso sicuro, consapevole, responsabile e critico, con piena conoscenza dei rischi e pericoli e dei sistemi di protezione.
  La formazione e' fatta dagli agenti della Polizia Postale e delle Comunicazioni nelle scuole che ne fanno richiesta scrivendo a polizia.comunicazioni@interno.it. Indicazioni piu' dettagliate per le scuole, insieme a video tutorial e materiali informativi di supporto, si possono trovare all'interno del nuovo 'Centro per la sicurezza online della famiglia' di Google, all'indirizzo www.google.it/sicurezzafamiglia nell'area 'Corsi di formazione'. "Il Cybercrime", ha spiegato il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, "si combatte con la prevenzione, attraverso nuovi strumenti perche' si tratta di crimini insidiosi: solo la pedopornografia fattura tre miliardi di euro ogni anno ed e' una delle fonti di arricchimento della criminalita'. Dunque, la prevenzione deve muovere dalla formazione, per questo il progetto e' indirizzato alle scuole e alle famiglie. Inoltre, la partnership tra governo e aziende private e' fondamentale per garantire la massima sicurezza ai nosrtri ragazzi". Il ministro Meloni aggiunge: "Dopo il successo dello scorso anno il progetto 'Non perdere la Bussola' riparte con una novita' fondamentale: il coinvolgimento degli insegnanti e dei genitori. Internet fa ormai parte del mondo dei ragazzi, ma spesso chi dovrebbe indirizzarli rischia di non avere le competenze tecniche adeguate. Ringrazio percio' la Polizia Postale e Google che, con questa rinnovata alleanza tra pubblico e privato, offrono a tutte le scuole che ne faranno richiesta una nuova doppia opportunita' di formazione: per i ragazzi e per gli educatori. Internet fa parte della nostra vita e rappresenta un mare di opportunita'. Imparare a utilizzare la rete in maniera consapevole, evitando le trappole di cui e' disseminata, vuol dire affrontare il futuro con una marcia in piu'". Durante lo scorso anno scolastico, gli esperti della Polizia delle Comunicazioni hanno incontrato 180mila studenti di oltre 450 scuole di tutta Italia. Le regioni nelle quali e' stato formato il maggior numero di studenti sono state Lombardia, Lazio e Sicilia. "L'uso della rete ha assunto un ruolo centrale nella vita di ognuno di noi. Internet costituisce una risorsa fondamentale soprattutto per i giovani per i quali ormai rappresenta un'occasione di crescita sia culturale sia sociale, uno strumento di aiuto nello studio e nella ricerca di nuove informazioni. Questa realta' richiede che i ragazzi sappiano usare internet in maniera critica e sicura, e che acquisiscano le competenze necessarie affinche' navigare nel web rimanga un'opportunita' e non rischi di divenire un pericolo", ha spiegato Antonio Apruzzese, direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, "E' indispensabile, dunque, un'opera di sensibilizzazione e informazione continua, anche attraverso iniziative come 'web in cattedra', che concorrono a formare una nuova generazione consapevole sia delle potenzialita' sia dei rischi della Rete".
  Da quest'anno, agli incontri riservati ai ragazzi, che si svolgono durante l'orario scolastico, si aggiunge la possibilita' per le scuole di ospitare anche incontri dedicati a genitori e formatori, in modo che possano svolgere il loro ruolo educativo con maggiore consapevolezza anche per quanto riguarda le attivita' online che i ragazzi svolgono online.
  "Google non vuole sottrarsi alla responsabilita' che un importante soggetto del mondo digitale ha in termini di educazione all'uso di internet, in particolare per quanto riguarda le nuove generazioni. Lo dico da genitore, oltre che da Googler", ha commentato Scott Rubin, Head of Policy and Communications Strategy, EMEA di Google, "Per questo Non perdere la bussola e' solo uno dei progetti di Google in quest'area, ma un progetto di grande rilievo in quanto ci vede collaborare strettamente con le istituzioni e la societa' civile e quindi ha una grande concretezza. Ci permette di misurarci con gli utenti e le loro esigenze. Ed e' proprio sulla base dell'esperienza che abbiamo deciso di ampliare il progetto a genitori, educatori ed associazioni che offrono supporto alle persone disabili". Oltre ad allargare il progetto formativo alle famiglie, 'Non perdere la bussola' si rivolgera' quest'anno anche ad altre figure di educatori, con particolare attenzione al mondo delle associazioni che si occupano di minori e a quelle che offrono supporto ai diversamente abili e alle loro famiglie. La tecnologia rappresenta un importante fattore di accesso e di autonomia per persone diversamente abili ed e' importante che chi le affianca in questo percorso sia in grado di insegnare un uso sicuro consapevole di queste tecnologie, ivi inclusa la conoscenza di come flaggare eventuali contenuti inappropriati e lesivi dei diritti dei diversamente abili. Google ha anche annunciato di aver creato un nuovo Centro Sicurezza Online per la Famiglia (www.google.it/sicurezzafamiglia). Il centro raccoglie suggerimenti di importanti associazioni, consigli e spunti offerti da genitori (che lavorano in Google ma non solo) cosi' come informazioni su come usare gli strumenti di sicurezza sviluppati per i prodotti Google. (AGI) .

rivoluzione tecnologica

Bergamo, 11 gen. - (Adnkronos) - ''Nel nostro settore e' in corso una rivoluzione tecnologica come del resto in molti altri settori. Noi, anche attraverso una proficua collaborazione con i sindacati, abbiamo utilizzato i nostri giornalisti per ampliare e migliorare il prodotto, giornalisti che devono diventare multimediali e digitali. Per essere efficaci i giornalisti devono essere flessibili e adattabili ma per questo e' anche importante la formazione''. Lo ha detto il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri parlando della situazione dell'editoria in un convegno organizzato in occasione della giornata inaugurale del congresso dell'Fnsi. Confalonieri ha poi ricordato ''i cambiamenti che ci furono negli anni '80, anni in cui Montanelli era considerato fascista mentre oggi e' un'icona della sinistra. Chi ha vissuto quegli anni puo' ricordare quello che e' successo e per questo faccio un monito ai celoduristi di ambo le parti. Va bene tagliare gli sprechi che ci sono sempre ma i tagliatori di teste e i chirurghi talvolta lasciano il corpo esangue. A forza di ridurre all'osso si rischia di chiudere le aziende'', ha concluso il presidente di Mediaset

martedì 4 gennaio 2011

Finte identità:CARCERE PER CHI MENTE in Usa

CARCERE PER CHI MENTE


pubblicato da redazione@tgcom.it (Redazione TGCOM) su Tgcom HOME PAGE -

Usa: reato fornire dati falsi su Facebook Nuova legge in California contro le finte identità: chi si spaccia per qualche vip rischia fino a 12 mesi di reclusione o un'ammenda di mille dollari .