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giovedì 20 gennaio 2011

Centrale di hackeraggio

Sono in totale 13 le persone indagate (effettuate anche numerose perquisizioni) in una inchiesta che ha fatto luce su un sofisticato sistema di intromissione in banche dati di siti di amministrazioni di enti pubblici grazie al quale venivano carpiti centinaia di dati sensibili poi rivenduti a clienti particolari come operatori di agenzie investigative e di recupero credito.


venerdì 14 gennaio 2011

Click day, computer veneti bloccati «spariscono» i fondi

Click day, computer veneti bloccati «spariscono» i fondi per le ...

Corriere della Sera - ‎11 ore fa‎
Artigiani ed industriali del Veneto sono furibondi perché per l'ennesima volta l'invio delle domande per l'accesso ad un contributo statale (in questo caso ...
Click day Inail: budget bruciato in 27 minuti e sito in tilt Con i piedi per terra

martedì 11 gennaio 2011

Hacker hanno trovato il modo di introdursi facilmente nei modem

SICUREZZA

Wi-fi, reti a rischio intrusione
Nel mirino i router più diffusi

L'allarme degli esperti: gli hacker hanno trovato il modo di introdursi facilmente nei modem proposti in comodato d'uso dai principali provider. Ma per difendersi in maniera efficace bastano poche accortezze. Ecco quali di ALESSANDRO LONGO

UTENTI dei principali operatori adsl italiani, attenzione: è diventato molto facile violare le vostre reti wi-fi domestiche e così rubarvi banda o, peggio, dati personali e password. A lanciare l'allarme è Raoul Chiesa, uno degli (ex) hacker più famosi in Italia e ora professionista di sicurezza informatica: "Si stanno diffondendo strumenti online che permettono a chiunque di vestire i panni di un pirata informatico e di intrufolarsi nelle reti wi-fi di provider come Alice e Fastweb"

Stando a quanto spiega Chiesa, alcuni gruppi di malintenzionati si sono specializzati nello sviluppare strumenti in grado di violare le difese dei modelli di router che i principali operatori recapitano in comodato d'uso ai loro clienti. Usando un algoritmo appositamente studiato questi tool, disponibili come software o all'interno di siti web, chiunque può scoprire facilmente la password di quei router. "I pirati hanno capito che il mercato italiano è un po' strano", continua Chiesa. "E' il solo al mondo dove c'è una così grande quota di utenti adsl dotati degli stessi router, perché sono quelli obbligatori con alcune offerte dei principali operatori". Ecco quindi che alcuni pirati hanno pensato bene di studiare come funzionano quei router (tramite tecniche di "reverse engineering") e hanno ottimizzato gli strumenti che ne indovinano le password Wpa impostate dagli utenti.

Va ancor peggio, se l'utente lascia le password di default del router che ha noleggiato dall'operatore. Ci sono programmi, utilizzabili anche su cellulare, che consentono di entrare subito nelle reti wi-fi di cui l'utente non abbia cambiato la password.

Se un intruso si è connesso alla nostra rete wi-fi, i rischi sono molteplici. Potrebbe limitarsi a rubarci banda e a connettersi a sbafo a internet. Navigheremo più lenti, di conseguenza. Ma è possibile anche che sfrutti la connessione pirata per commettere reati su internet, lasciando tracce che porterebbero le forze dell'ordine su di noi (in quanto titolari della connessione utilizzata). Altro pericolo: "una volta connesso a una rete Wi-Fi, l'intruso può leggere i dati non crittografati che vi transitano. Password, mail, testi che pubblichiamo...", aggiunge Chiesa.

Ormai ci sono programmi, come Firesheep 1, che consentono con molta facilità di rubare password degli utenti connessi a una stessa rete wi-fi. Ma da questi è possibile difendersi con buona efficacia seguendo alcuni semplici passi. Per prima cosa, bisogna accedere ai menu del proprio router 2 tramite browser. Qui bisogna cambiare la password di accesso generale e poi impostare un protocollo di sicurezza Wpa2 (invece che Wpa) per la crittografia wi-fi, con relativa password. Evitiamo quelle semplici (tipo "admin" o "password").

"Certo, anche in questo modo non siamo totalmente al riparo da attacchi, ma al pirata ci vorranno giorni per scovare la password Wpa2", spiega Chiesa. Un ulteriore livello di protezione è attivare, sempre nei menu del router, il filtro dei mac address: in questo modo si vieterà l'accesso a tutti i dispositivi (computer, cellulari) che non sono già noti al router. "Non è impossibile superare tutte queste difese, ma il pirata dovrebbe faticare così tanto che gli passerà la voglia", spiega Chiesa.

L'importante poi è non abbassare la guardia quando navighiamo fuori dalla nostra rete domestica. Corriamo il rischio di furto dei dati personali anche se ci connettiamo a reti wi-fi non sicure, gestite da altre persone o esercenti.    

YouTube e social network come sfruttare le potenzialita' comunicative del web e delle community online senza correre rischi.

(AGI) - Roma, 11 gen. - Usare la Rete in maniera responsabile.
  E' l'obiettivo dichiarato di 'Non perdere la bussola', l'iniziativa voluta dal ministro della Gioventu', Giorgia Meloni. Inaugurato con l'anno scolastico 2009-2010, il progetto nasce dalla collaborazione tra Google-YouTube e Polizia Postale e delle Comunicazioni con l'obiettivo di sensibilizzare e formare in modo corretto i giovani tra i 13 e i 18 anni sui temi della sicurezza in Internet e dell'uso responsabile della rete: insegnare ai ragazzi che navigano in Rete e frequentano YouTube e social network come sfruttare le potenzialita' comunicative del web e delle community online senza correre rischi connessi alla privacy, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all'adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per se' o per gli altri.
  Internet e i social network costituiscono uno straordinario mezzo di comunicazione, socializzazione e progresso per tutti, nonche' un valido strumento di crescita culturale per i giovani studenti. Il senso del proseguimento dell'iniziativa 'Non perdere la bussola' e' di aiutare i giovani e le loro famiglie a utilizzare tutto questo potenziale, sostenuto pero' da un uso sicuro, consapevole, responsabile e critico, con piena conoscenza dei rischi e pericoli e dei sistemi di protezione.
  La formazione e' fatta dagli agenti della Polizia Postale e delle Comunicazioni nelle scuole che ne fanno richiesta scrivendo a polizia.comunicazioni@interno.it. Indicazioni piu' dettagliate per le scuole, insieme a video tutorial e materiali informativi di supporto, si possono trovare all'interno del nuovo 'Centro per la sicurezza online della famiglia' di Google, all'indirizzo www.google.it/sicurezzafamiglia nell'area 'Corsi di formazione'. "Il Cybercrime", ha spiegato il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, "si combatte con la prevenzione, attraverso nuovi strumenti perche' si tratta di crimini insidiosi: solo la pedopornografia fattura tre miliardi di euro ogni anno ed e' una delle fonti di arricchimento della criminalita'. Dunque, la prevenzione deve muovere dalla formazione, per questo il progetto e' indirizzato alle scuole e alle famiglie. Inoltre, la partnership tra governo e aziende private e' fondamentale per garantire la massima sicurezza ai nosrtri ragazzi". Il ministro Meloni aggiunge: "Dopo il successo dello scorso anno il progetto 'Non perdere la Bussola' riparte con una novita' fondamentale: il coinvolgimento degli insegnanti e dei genitori. Internet fa ormai parte del mondo dei ragazzi, ma spesso chi dovrebbe indirizzarli rischia di non avere le competenze tecniche adeguate. Ringrazio percio' la Polizia Postale e Google che, con questa rinnovata alleanza tra pubblico e privato, offrono a tutte le scuole che ne faranno richiesta una nuova doppia opportunita' di formazione: per i ragazzi e per gli educatori. Internet fa parte della nostra vita e rappresenta un mare di opportunita'. Imparare a utilizzare la rete in maniera consapevole, evitando le trappole di cui e' disseminata, vuol dire affrontare il futuro con una marcia in piu'". Durante lo scorso anno scolastico, gli esperti della Polizia delle Comunicazioni hanno incontrato 180mila studenti di oltre 450 scuole di tutta Italia. Le regioni nelle quali e' stato formato il maggior numero di studenti sono state Lombardia, Lazio e Sicilia. "L'uso della rete ha assunto un ruolo centrale nella vita di ognuno di noi. Internet costituisce una risorsa fondamentale soprattutto per i giovani per i quali ormai rappresenta un'occasione di crescita sia culturale sia sociale, uno strumento di aiuto nello studio e nella ricerca di nuove informazioni. Questa realta' richiede che i ragazzi sappiano usare internet in maniera critica e sicura, e che acquisiscano le competenze necessarie affinche' navigare nel web rimanga un'opportunita' e non rischi di divenire un pericolo", ha spiegato Antonio Apruzzese, direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, "E' indispensabile, dunque, un'opera di sensibilizzazione e informazione continua, anche attraverso iniziative come 'web in cattedra', che concorrono a formare una nuova generazione consapevole sia delle potenzialita' sia dei rischi della Rete".
  Da quest'anno, agli incontri riservati ai ragazzi, che si svolgono durante l'orario scolastico, si aggiunge la possibilita' per le scuole di ospitare anche incontri dedicati a genitori e formatori, in modo che possano svolgere il loro ruolo educativo con maggiore consapevolezza anche per quanto riguarda le attivita' online che i ragazzi svolgono online.
  "Google non vuole sottrarsi alla responsabilita' che un importante soggetto del mondo digitale ha in termini di educazione all'uso di internet, in particolare per quanto riguarda le nuove generazioni. Lo dico da genitore, oltre che da Googler", ha commentato Scott Rubin, Head of Policy and Communications Strategy, EMEA di Google, "Per questo Non perdere la bussola e' solo uno dei progetti di Google in quest'area, ma un progetto di grande rilievo in quanto ci vede collaborare strettamente con le istituzioni e la societa' civile e quindi ha una grande concretezza. Ci permette di misurarci con gli utenti e le loro esigenze. Ed e' proprio sulla base dell'esperienza che abbiamo deciso di ampliare il progetto a genitori, educatori ed associazioni che offrono supporto alle persone disabili". Oltre ad allargare il progetto formativo alle famiglie, 'Non perdere la bussola' si rivolgera' quest'anno anche ad altre figure di educatori, con particolare attenzione al mondo delle associazioni che si occupano di minori e a quelle che offrono supporto ai diversamente abili e alle loro famiglie. La tecnologia rappresenta un importante fattore di accesso e di autonomia per persone diversamente abili ed e' importante che chi le affianca in questo percorso sia in grado di insegnare un uso sicuro consapevole di queste tecnologie, ivi inclusa la conoscenza di come flaggare eventuali contenuti inappropriati e lesivi dei diritti dei diversamente abili. Google ha anche annunciato di aver creato un nuovo Centro Sicurezza Online per la Famiglia (www.google.it/sicurezzafamiglia). Il centro raccoglie suggerimenti di importanti associazioni, consigli e spunti offerti da genitori (che lavorano in Google ma non solo) cosi' come informazioni su come usare gli strumenti di sicurezza sviluppati per i prodotti Google. (AGI) .

rivoluzione tecnologica

Bergamo, 11 gen. - (Adnkronos) - ''Nel nostro settore e' in corso una rivoluzione tecnologica come del resto in molti altri settori. Noi, anche attraverso una proficua collaborazione con i sindacati, abbiamo utilizzato i nostri giornalisti per ampliare e migliorare il prodotto, giornalisti che devono diventare multimediali e digitali. Per essere efficaci i giornalisti devono essere flessibili e adattabili ma per questo e' anche importante la formazione''. Lo ha detto il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri parlando della situazione dell'editoria in un convegno organizzato in occasione della giornata inaugurale del congresso dell'Fnsi. Confalonieri ha poi ricordato ''i cambiamenti che ci furono negli anni '80, anni in cui Montanelli era considerato fascista mentre oggi e' un'icona della sinistra. Chi ha vissuto quegli anni puo' ricordare quello che e' successo e per questo faccio un monito ai celoduristi di ambo le parti. Va bene tagliare gli sprechi che ci sono sempre ma i tagliatori di teste e i chirurghi talvolta lasciano il corpo esangue. A forza di ridurre all'osso si rischia di chiudere le aziende'', ha concluso il presidente di Mediaset

martedì 4 gennaio 2011

Finte identità:CARCERE PER CHI MENTE in Usa

CARCERE PER CHI MENTE


pubblicato da redazione@tgcom.it (Redazione TGCOM) su Tgcom HOME PAGE -

Usa: reato fornire dati falsi su Facebook Nuova legge in California contro le finte identità: chi si spaccia per qualche vip rischia fino a 12 mesi di reclusione o un'ammenda di mille dollari .