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lunedì 13 febbraio 2012

Residenti a Vicenza.


La Gazzetta di Parma

Hacker per spionaggio industriale: nei guai tre ex dipendenti di un'azienda di Parma

Avviso di fine indagine per tre ex dipendenti di una società parmense di progettazione e installazione di software per le imprese, accusati di aver fatto spionaggio industriale per carpire informazioni informatiche dalla azienda ed offrire così alla clientela, attraverso una nuova società, prodotti analoghi a prezzi più vantaggiosi.
L'inchiesta era nata nel 2010 dopo che la ditta, la Cdm Tecnoconsulting, aveva rilevato una strana "migrazione" di clienti. Successivamente, controlli sulla rete informatica avevano messo in luce accessi abusivi, da cui la denuncia. L'indagine, affidata alla polizia postale, è stata coordinata dal pm della procura di Bologna Antonella Scandellari.
Nello specifico un 46enne di Modena e un 40enne di Este (Padova) ma residente del Vicentino sono accusati di accesso abusivo al sistema informatico, intercettazione di comunicazioni e rivelazione del contenuto dei documenti segreti. Per l’accusa il 40enne aveva fatto diversi accessi alla casella di posta elettronica di un dipendente, ignaro dell’accaduto, per carpire informazioni commerciali riservate e inoltrarle al 46enne, presidente della ditta concorrente.
 
Quest’ultimo inoltre, è accusato anche di turbata libertà dell’industria e rivelazione di segreto professionale perchè con la complicità di un 48enne di Parma (impiegato nel settore commerciale della Cdm fino al al gennaio 2008) si faceva consegnare informazioni commerciali riservate. Non solo: il 48enne non ha concluso varie trattative solo per recare vantaggio alla ditta concorrente, che in effetti è riuscita così più facilmente a perfezionare accordi con i clienti. Il 48enne non a caso, quando ha lasciato la Cdm, ha poi intrapreso una collaborazione con l’azienda che aveva avvantaggiato. Infine il padovano di 40 anni è anche accusato di detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici.
L'avv.Chiara Rinaldi, che ha assistito la Cdm Tecnoconsulting, ha elogiato l’operato della polizia postale caratterizzato da «sollecitudine, celerità e precisione».

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